Svegliarti prima dell’alba ti consente di vedere la città in un modo totalmente diverso. A parte il contrasto evidente tra le attività svolte durante la notte e quelle durante il giorno, c’è qualcosa di estremamente magico nella mattina oscura che ti fa sentire che il mondo è sotto acqua. In italiano, si direbbe ‘ovattato’, ma il significato di questa parola, che è ‘imbottito’ o ‘come in un bozzolo’, non tiene conto del fatto che alcune cose sono ‘ovattate’, ma altre sono in realtà amplificate.
Anche se non si vede bene, è possibile sentire i tuoi passi quando cammini o un uccello che canta in lontananza e una macchina che ti sorpassa con il rumore che sembra di un aereo. Non è possibile visualizzare immediatamente la forma di un edificio in lontananza, ma la luna a volte sembra troppo luminosa da guardare direttamente. La gente ti passa vicino quasi di nascosto e il clamore dei camion in movimento pervade tutto mentre il resto del mondo dorme.
La pittura en plein air sicuramente è basata sulla luce, ma io direi in particolare più che luce: energia. C’è un’ energia che proviene dal sole. Ogni essere vivente riflette la luce in qualche modo, quando la luce si avvicina e altrettanto quando si allontana. Gli oggetti inanimati prendono questa energia ed è visibile a noi attraverso i nostri sensi. L’energia contenuta nella luce viene ricevuta attraverso gli occhi ma l’effetto di tale energia è sentito in tutta la nostra anima.
Quando dipingo, sto cercando di catturare quell’ energia attraverso i colori. Lo spettatore può ricevere un’ energia simile a quella che sto cercando di definire quando dipingo. Questo processo avviene con ogni tipo di pittura, sia realistica o astratta: è intrinseco nel materiale del colore che può essere misurato in frequenze. Ma quando i colori sono cercati da una vera e propria ‘esperienza’ sensoriale nella luce, come quando si dipinge en plein air, l’effetto è più forte e più vicino alla verità.
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