Nov 10
Sono un pittore autodidatta anche se ho una laurea in Pittura. Questa non è una contraddizione, ma un dato di fatto. Un pittore apprende dalla pittura. Se io ti do istruzioni su come scrivere un pezzo di codice di programmazione e ti chiedo di eseguire la stessa procedura, tu impari, più o meno, come padroneggiare questo particolare compito nel momento stesso che lo stai eseguendo. Ripetendo l’azione fedelmente imparerai a memoria tutti i passaggi necessari per essere in grado di richiamarli dalla tua memoria a volontà. Potresti essere in grado di sperimentare, con diverse variabili, così da ampliare o modificare i passaggi per soddisfare altre richieste, ma il fatto è che hai imparato un pezzo di codice che non capivi prima.
La pittura è un po’ diversa. Posso insegnarti quello che conosco io. Quello che ti posso insegnare è come la variabile che modifica il codice menzionato sopra. Ma questa conoscenza non è il codice stesso. L’unico codice che esiste nella pittura è il materiale;
- colori,
- una superficie per organizzare i colori e
- qualcosa utilizzato per organizzare i colori.
Scrivo ‘colori’, ma questa parola è fuorviante, in quanto quello di cui sto parlando è veramente una sostanza sospesa in un’altra sostanza che le permette di aderire alla superficie. La pittura deriva la sua infinita varietà di espressione da queste tre cose.
Quindi quello che io posso insegnarti è la ‘varietà’ nell’esempio del codice: la mia esperienza personale, come io ho utilizzato queste tre cose, il mio modo di espressività pittorica.
Questa è la maniera in cui ogni insegnante di pittura mi ha insegnato.
Per questo, dico che io sono un pittore autodidatta e in un certo senso ogni pittore è autodidatta.
Questo non significa che non ci sia nulla da imparare nella pittura. Al contrario: ciò significa che ogni esperienza che faccio e di cui sono consapevole può portare ad un apprendimento. Ogni nuova esperienza alimenta la mia creatività e si sviluppa nel mio lavoro, fornendo nuove sfide e, di conseguenza, nuove espressioni.
Di recente, sono stato affascinato dalla tecnica della pittura cinese a inchiostro. Sono stato a lungo a studiare esempi dal vero sia contemporanei che tradizionali, ho guardato video da YouTube sul tema e ho eseguito una serie di opere. Tutto questo è molto stimolante per me perché mi spinge a trovare nuove strade per la mia espressione, nonché la creazione di nuove dimensioni per la mia tecnica.
La dimensione di cui sono maggiormente cosciente è quella del disegno. L’uso di inchiostro sulla carta mi costringe a disegnare liberamente col pennello e non con un tratto cancellabile a matita. E ‘simile ad uno schizzo a penna, ma con una sfida in più. Mi sento sicuro con la penna, meno sicuro con il pennello. Ma c’è una bellezza nel lasciare il flusso di inchiostro del pennello, lasciando un tratto sulla carta. E’ come poesia e io sono consapevole della mia incapacità di esprimere molto con poco.